MELBOURNE (Australia), 29 marzo 2010 – Volti distesi ma sempre molto concentrati quelli visti in casa Ferrari, mentre ieri sera a Melbourne si stava già freneticamente smontando tutto per riempire casse e scatoloni, destinazione Sepang, Malesia. Per il Cavallino non c’è nemmeno il tempo di godersi la brillante situazione di classifica (due piloti davanti a tutti e leadership pure tra i costruttori) che domenica c’è già da rimettersi in gioco. Sul velocissimo tracciato tropicale c’è il terzo appuntamento stagionale. E la rossa si presenta con tanta fiducia.

PRESSIONE — Innanzitutto perché sono gli altri a dover inseguire e questo toglie molta pressione. Secondariamente perché in Australia si è visto che la F10 è un’ottima vettura, affidabile (chiedete alla Red Bull in questi giorni cosa si prova a non esserlo), certamente nata con un passo gara per stare stabilmente sul podio. “Conta avere la macchina che vince, non la più veloce” aveva detto Fernando Alonso dopo le libere. E lo spagnolo, che aveva anche previsto la pole di Vettel e Webber, raramente parla a vanvera. Anche dopo la gara aveva chiarissima la situazione: sono stati presi punti pesanti ad avversari diretti. Nella sua testa per il titolo bisogna battere soprattutto Vettel e Hamilton. Oltre a Massa, ovviamente.

I meccanici Ferrari guardano il Gp d'Australia. Epa
I meccanici Ferrari guardano il Gp d’Australia. Epa

AFFIDABILITA’ — Il team principal del Cavallino, Stefano Domenicali era molto disteso: “Si perché credo abbiamo preso i punti giusti. Anche eventualmente diversificare la strategia non avrebbe pagato. E non dimentichiamo che abbiamo preso punti agli avversari più forti. Ora dobbiamo restare concentrati e prepararci al meglio per la gara della Malesia, dove troveremo condizioni ancora diverse rispetto a quelle avute nei primi due GP. Gli avversari sono forti ma anche noi ci siamo. Fondamentale è continuare a mantenere questo passo e non dobbiamo sottovalutare il fatto che il pilota che ha fatto la pole ha avuto due problemi tecnici gravi. L’affidabilità è dunque decisiva”.

UN NEO — Unico neo della trasferta australiana il non aver potuto sfruttare al massimo la terza posizione in griglia di Alonso. Colpa del pattinamento delle ruote al via e del contatto con Button alla prima curva. Ma paradossalmente il recupero dello spagnolo dall’ultima posizione al quarto posto è stata la testimonianza della grande condizione dell’iberico e della sua monoposto.